lunedì 1 novembre 2010

Teorema n.2: tanto la gatta và al lardo...

Notizia locale (Trentino) pubblicata stamattina: "uomo ammazza suocera a martellate dopo una discussione, poi confessa tutto alla moglie".
Ho fatto un applauso! Bravo! Perchèèèèèèèèèèèèè?????????????????????
Parto dall'idea che la pazienza umana ha limite soggettivo e che ci sono molte persone egoiste che non riescono a vedere i vari segnali di ALT (tipo dogana di una volta) che sono posti a 1 km., a 800 mt. e così via. Provate a pensare cosa deve aver subito quel pover uomo. Lo dico per esperienza: ho patito una suocera più che invadente per ben 23 anni e il martello lo avrei preso volentieri in mano diverse volte per lei e per il figlio. E' arrivata addirittura a farsi detestare da mia figlia. Direte che sono esagerata? Non penso, ma lascio giudicare a voi: a 15 anni portavo le minigonne e non andavo in chiesa, il suo giudizio divino "troia!". Dopo 6 anni di fidanzamento con il figlio, sono rimasta incinta della mia fantastica figlia, giudizio divino "approfittatrice" mascherato da un "cosa mi hai fatto?!!!!!!". A lei nulla, al limite lo avevo fatto con il figlio. Quando nasce mia figlia, arriva con un vaso di rododendri rosa megagalattico, entra in stanza di ospedale ed esordisce "Per fortuna assomiglia a mio figlio se no non credevo che fosse mia nipote!". Ce ne sarebbero mille altri di racconti, ma vi dico solo che mia figlia a 2 anni la pigliava a calci sugli stinchi perchè non la sopportava... Il mio limite di pazienza?????????? L'ho risolto divorziando dal figlio e da lei visto che vivevo come nella canzone "io, mammete e tu!" , cambiando completamente città per non sapere più nulla di loro... Forse ho gestito meglio la situazione, però vi assicuro che più di una volta ho pregato Dio di pigliarsela, ma evidentemente nemmeno Lui la vuole: strapiena di tumori è ancora sulla faccia di questa terra e sicuramente rompe e macina i maroni a qualcun'altra. Ma 'sto poveraccio chissà quanto è stato assillato, preso per la caviglia con morso canino, triturato da moglie e suocera, per arrivare a quel momento in cui scatta il NON NE POSSO PIU' e partono le azioni più o meno consapevoli che ti portano malgrado tutto dalla parte del torto. Il teorema? Tanto la gatta và al genero che ci lascia la capoccia!

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