domenica 13 febbraio 2011

CARO SIGNOR BERLUSCONI

Caro signor Berlusconi, non la chiamerò Presidente nè Cavaliere, ma semplicemente signor come qualsiasi altro plebeo. Oggi si sono rivoltate contro di Lei migliaia di donne, protestando. Anche se Lei reputa che siano povere dementi brutte e di una certa età, si ricordi che comunque sono voti che se ne vanno...
In quanto alla Sua vita privata, mi permetto di darle un consiglio:
si compri delle bambole di gomma per le Sue voglie sessuali. Non quelle gonfiabili, ma di gomma. Diverse case americane le costruiscono, sono di una gomma morbida, sono snodabili, a due o tre buchi come si preferisce, sono costose ma hanno dei vantaggi:
1. non si deve dargli in comodato d'uso un appartamento, basta un armadio
2. non parlano, nemmeno con giornalisti e magistrati
3. non occorre una scorta per portarle in giro, stanno comodamente nel baule della macchina
4. anche se hanno meno di 18 anni, nessuno può sporgere denuncia
5. non invecchiano, restano sempre belle
6. se si dovessero usurare per il troppo uso, basta rimandarle alla Ditta fornitrice che le rimette a nuovo
7. non chiedono di essere messe come veline nel mondo dello spettacolo e men che meno in posti politiciti a 10.000 Euro al mese
8. non danno scandali, non alzano proteste moralistiche e soprattutto non ricattanano!

Questo per la parte femminile del Suo circo di gente alla mercè dei favoritismi... Per la parte maschile dello stesso Circo non ho consigli: si tenga pure chi si mette a 90!

domenica 9 gennaio 2011

Ma di che vi fate????????

Ussignur! Comincio con questa escamazione perchè ieri, che era domenica, mentre stavo facendo alcune faccende di casa, mi è arrivato all'orecchio da una televisione che continuava a parlottare, una discussione dei soliti politici. Il programma era su RAI3 e mi sembra che si chiamasse "telecamere" ma potrei sbagliare... Certo che come inizio anno, andiamo bene!
Discussione: "portare il Gran Premio automobilistico all'EUR di Roma"
Ma porcapalla, perchè? Perchè secondo i politici presenti avrebbe portato un mucchio di soldi all'Italia...
Intervistate alcune persone della plebe, che in maggioranza erano contrari, mi è sorto un dubbio. Ma l'Italia è solo Roma???????????? poi un altro: ma Roma non ha abbastanza meraviglie da sfruttare????????????? e poi un altro ancora: ma allora i soldi ci sono da poter spendere su una struttura sfruttata 3 giorni all'anno??????????? e un altro ulteriore: perchè non vengono spesi per sfruttare e rimettere in piedi ciò che i nostri antenati hanno fatto (vedi Pompei ma anche altri monumenti)???????????? e infine l'ultimo dubbio: ma faranno due GP (uno a Monza e l'altro a Roma) o solo quello dell'EUR??????????????
Ohèèèèèèèèèèèèèèè Politici: ma cosa vi sniffate? Borotalco???????????? o detersivo per i panni? guardate che i puntini azzurri che trovate tanto estasianti non sono una nuova droga è perborato! Cambiate spacciatore, il vostro vi vende roba scarta!
Teorema: quali sono gli effetti del detersivo sulla psiche politica?

sabato 11 dicembre 2010

Anche quest'anno arriva il Natale: fin a quando?

Anche quest'anno si avvicina il fatidico Natale. Come la scadenza per la dichiarazione dei redditi. Tutti dobbiamo affrontarlo... C'è gente che impazzisce per cercare regali, addobbi, stranezze e cose scontate. Ma non è già scontato il Natale di per se stesso?
Si comincia con i primi giorni di dicembre, gente che vaga per strade e negozi in cerca di chissacchè. E' già da un po' di anni che ho abbandonato 3/4 di idea del Natale, ne ho preso una nauseata nei miei 40 anni passati... adesso lo festeggio solo esclusivamente per il mio nipotino di 4 anni e per nessun altro. Si inizia da piccoli ad essere tempestati con "se non fai il buono Babbo Natale non ti porta niente" , ricatto peloso di genitori disperati. Ve lo dico una volta per tutte: cari bambini Babbo Natale vi porterà sicuramente qualcosa, anche se fate i "cattivi" (in un bimbo non capisco cosa possa essere la cattiveria, se poi la metto al confronto di quella dei grandi, Babbo Natale dovrebbe arrivare giù dal camino con una frusta dentata!). Saltate, gridate, fate disordine, capricci e sporcatevi quanto volete, tanto Babbo Natale è schiavo delle apparenze e DEVE portarvi il regalo.
Detto questo si passa l'addolescenza a cercare di far cpire ai genitori che il regalo di Nale che vuoi non è la calda sciarpa di lana e nemmeno quel bel vestitino che sembra disegnato da una crocerossina dei primi del '900, ma la trousse di trucchi con colori sparati da Cocotte o l'ultimo armeniccolo informatico uscito sul mercato. Con conseguenti delusioni da entrambe le parti.
Appena esci dall'adolescenza il Natale diventa un correre tra lavoro, organizza cene con gli amici, cerca i regali per ragazzo, pseudo-suocera antipatica ma che devo fare bella figura, come cazzo mi vesto?, e sorrisi, incontri, baci abbracci a persone che mal sopporti, telefonate di rito... UFFFANONCELAFACCIO!
E visto che l'anno scorso Babbo Natale mi ha accontentata a metà, quest'anno ci riprovo. Ecco la mia letterina al malefico vecchietto, allegramente vestito di rosso:

"Caro Babbo Natale,
visto:
- che anche quest'anno ho lavorato come un mulo senza sabati, domeniche e nemmeno feste
-che ho sopportato malumori di figlia, compagno, clienti e fornitori senza arrabbiarmi
-che malgrado 38 di febbre e la bocca disastrata ho risposto comunque al telefono
-che non ho urlato con la commercialista quando mi ha detto che per gli studi di settore dovevo pagare altri 1700 euro per adeguarmi, ma le ho semplicemente detto che nero non ne faccio
-che alle Poste ho atteso pazientemente il mio turno senza andare a sradicare le impiegate lumacose che volevano anche il caffè
-che non stramaledisco Berlusconi quando per una sveltina paga 7000 euro mentre noi poveri dementi che siamo, riusciamo a vivere con meno di 800 euro al mese
-che ho imparato a fare i salti mortali per la motivazione di cui sopra e il prossimo lavoro lo chiedo ad un circo
-che quando ho telefonata a Teletu (ex Tele2) perchè mi hanno sospeso la linea telefonica dicendo che non pagavamo le bollette e invece erano loro poveri dementi che non trasmettevano alla banca il codice per attivare il RID, dopo 3 volte che mi hanno sbattuto giù il  telefono, cortesemente alla quarta volta ho chiesto alla signorina dell call center se era un'anima pia e non ho reagito insultandola e ruggendo

Alla luce di tutto cui sopra e molto altro ancora che ha costellato la fatica di un anno di combattimenti
CHIEDO
che il regalo di quest'anno consista nel poter dormire due giorni di seguito, senza pensieri e senza rogne, di svegliarmi al terminare del secondo giorno e di ritrovare la tranquillità che da anni spero. Non dico una montagna di soldi o la vincita al lotto, ma il lavorare il giusto per poter vivere normalmente senza doversi inventare una magia per pranzo e cena. Di poter aver anch'io alcuni giorni comandati dal calendario, di santa pace per onorare il riposo. Di aver soddisfazione nel lavoro che faccio e che cerco di fare bene al di là dei costi tempo-economici che dovrei chiedere a persone che sentono la cisi come me. Che il prossimo anno sia un anno governato all'insegna della rinascita malgrado i sacrifici e non solo di sacrifici. Ma la soddisfazione più bella e che rimarrà sicuramente un sogno: Berlusconi in casa  di affitto e un budget di 1000 euro mensili"

Un buon Natale a tutti e un felice (speriamo) anno nuovo.

venerdì 5 novembre 2010

Teorema n.3: il gioco vale la candela?

Chi mi conosce lo sà, non esco spesso dal mio laboratorio. E' una sorta di tana, dove riesco a rifugiarmi e se voglio rendermi irreperibile. Odio la folla, odio lo shopping, ma la cosa che odio di più è l'esser costretta a perdere tempo in cose che si potrebbero fare in 2 minuti. Vi spiego. Di solito faccio i pagamenti tramite home-banking ma un po' di giorni fà sono stata costretta ad andare alle Poste Italiane per farne uno. Saranno stati almeno 5 anni che non mettevo piede in tali uffici... Ma ve lo siete domandati a cosa servono le Poste Italiane? Io me lo sono domandata: appena entrata la corsia di un piccolo punto P.I. di un paesello di 15.000 anime di divideva in due. A sinistra Banco Posta e a destra Servizi Postali, in mezzo una fila di poltroncine con una mezza dozzina di persone sedute e davanti a me, appena entrata, una sorta di armadietto elettronico tipo parcheggiometro troneggiava fiero di giallo vestito. Mi avvicino all'armeniccolo e leggo la fila di istruzioni che ti indicano quale pulsante devi premere. Boh, non c'ho capito 'na mazza! Ho schiacciato a caso e per mia fortuna o per pietà dell'armadietto tronfio di sè, ho pigliato un biglietto giusto, di quelli che ti fanno vincere alla lotteria della fiera del paese...  Mi siedo e noto che un counter segnava il numero che stavano servendo, tipo quelli dei banconi salumi dei supermercati. Ah! Ho solo 6 persone davanti a me...  Osservo le 6 persone presenti e vedo che tutte hanno in mano buste e bollettini, perciò tutte dirette verso i Servizi Postali come me. Infatti al Banco Poste non c'era nessuno. Addocchio il bancone che mi interessava e ci sono 3, dico 3! impiegate. Beh, forse me la cavo in fretta. Mai avessi avuto questo pensiero... per chiamare il mio numero ci hanno messo più di 40 minuti! una media di circa 20 minuti a persona per ogni impiegata! Faccio due conti a mente...  ogni impiegata costa allo Stato (che poi siamo noi) tra stipendio, tasse, ferie, inps, inail ecchipiùnehanemetta circa 20 euro all'ora, se và bene, altrimenti qualcosina in più. Vuol dire che 20 minuti costano 6,6666 euro. Se ogni utente ha una media di 3 bollettini da pagare a 1 euro di servizio ogni 20 minuti, vuol dire che Poste Italiane ce ne rimette 3,6666 rispetto a quell'impiegata. Senza contare tutto il palco di gente che lavora senza essere allo sportello e che dev'essere pagata con i guadagni di sportello e i francobolli. Vuol dire che quell'ufficio in un giorno perde rispetto alle impiegate 87,9984 euro. Intanto che stavo facendo i conti mentali, continuava ad entrare gente  che dopo 10 minuti sbuffava.
Le impiegate imperterrite nella loro lentezza lumacosa (ancora un po' e vedevo la bava luccicante sul pavimento) ci guardavano con aria di sufficienza... Ad un certo punto una di loro si alza e si avvicina alla collega "andiamo a prendere il caffè?". Un brusio si è alzato di botto, minaccioso! Ma come? hai dormito qui stanotte? Stamattina sicuramente! Ma come fai a pensare al caffè con un straripamento di gente che ti stà guardando con paia di occhi iniettati da pazienza persa? La collega, forse un po' più sveglia, si è affrettata a rispondere un no,no, adesso meglio di no. Ma sarà meglio che vi sbrighiate? Ma siete mai state a lavorare in fabbrica con il titolare che ti respira sul collo? O dove c'è un capoufficio che ogni 5 minuti ti dà un nuovo lavoro chiedentoti se hai finito quello di 5 minuti prima? Non metto in dubbio che alle Poste Italiane ci sia gente che lavora veramente! Lo è testimone il mio postino che sfreccia sotto la pioggia con il suo scooter e deve servire una zona abbastanza grande. Ma l'impressione che ho avuto è stata quella di persone che si sono accomodate su di una sedia e che non si interessano di ciò che stà intorno.
Comunque, spero di non dover andare alle Poste se non tra 5 anni. Non lo sopporterei!
Teorema: il gioco lento vale una candela di 3 euro?

lunedì 1 novembre 2010

Teorema n.2: tanto la gatta và al lardo...

Notizia locale (Trentino) pubblicata stamattina: "uomo ammazza suocera a martellate dopo una discussione, poi confessa tutto alla moglie".
Ho fatto un applauso! Bravo! Perchèèèèèèèèèèèèè?????????????????????
Parto dall'idea che la pazienza umana ha limite soggettivo e che ci sono molte persone egoiste che non riescono a vedere i vari segnali di ALT (tipo dogana di una volta) che sono posti a 1 km., a 800 mt. e così via. Provate a pensare cosa deve aver subito quel pover uomo. Lo dico per esperienza: ho patito una suocera più che invadente per ben 23 anni e il martello lo avrei preso volentieri in mano diverse volte per lei e per il figlio. E' arrivata addirittura a farsi detestare da mia figlia. Direte che sono esagerata? Non penso, ma lascio giudicare a voi: a 15 anni portavo le minigonne e non andavo in chiesa, il suo giudizio divino "troia!". Dopo 6 anni di fidanzamento con il figlio, sono rimasta incinta della mia fantastica figlia, giudizio divino "approfittatrice" mascherato da un "cosa mi hai fatto?!!!!!!". A lei nulla, al limite lo avevo fatto con il figlio. Quando nasce mia figlia, arriva con un vaso di rododendri rosa megagalattico, entra in stanza di ospedale ed esordisce "Per fortuna assomiglia a mio figlio se no non credevo che fosse mia nipote!". Ce ne sarebbero mille altri di racconti, ma vi dico solo che mia figlia a 2 anni la pigliava a calci sugli stinchi perchè non la sopportava... Il mio limite di pazienza?????????? L'ho risolto divorziando dal figlio e da lei visto che vivevo come nella canzone "io, mammete e tu!" , cambiando completamente città per non sapere più nulla di loro... Forse ho gestito meglio la situazione, però vi assicuro che più di una volta ho pregato Dio di pigliarsela, ma evidentemente nemmeno Lui la vuole: strapiena di tumori è ancora sulla faccia di questa terra e sicuramente rompe e macina i maroni a qualcun'altra. Ma 'sto poveraccio chissà quanto è stato assillato, preso per la caviglia con morso canino, triturato da moglie e suocera, per arrivare a quel momento in cui scatta il NON NE POSSO PIU' e partono le azioni più o meno consapevoli che ti portano malgrado tutto dalla parte del torto. Il teorema? Tanto la gatta và al genero che ci lascia la capoccia!

giovedì 28 ottobre 2010

Immondizie

Ieri sera vedevo il programma "Annozero" di Rai3. Finalmente non parlavano di Sara Scazzi. Parlavano di Napoli e delle sue immondizie. Essendo Trentina ma di origine ed educazione Altoatesina, sono rimasta inorridita. Montagne e montagne di rifiuti! Gente che gridava, giustamente incazzata. Ma poi riflettendo su quello che veniva detto in trasmissione mi saliva una rabbia! Il primo pensiero che ho avuto è stato "ma possibile che non siano capaci di gestirsi una cosa importante come l'immondizia? Daltronde lo fanno bene o male tutte le regioni" . Ma poi mi sono ricreduta... partiamo dall'inizio della produzione quotidiana di questa patata bollente. Da noi, in Trentino, facciamo la raccolta differenziata dal 1987. E' stato duro all'inizio ricordarsi di separare la carta (era in fase sperimentale e riguardava solo la carta) dal resto. Veniva spontaneo aprire il bidone e gettarla dentro. Chi mi ha aiutata nell'educazione è stata mia figlia che allora aveva 1 anno. Aveva visto che separavo la carta in uno scatolone fuori in terrazza, e da allora guai a chi buttava anche un fazzoletto di carta nel bidone di casa. Partivano gli strilli ed era capace di andare a riaprire il bidone per recuperare la carta. A un anno! Comunque in concomitanza a questa richiesta di riciclo da parte della città, sono comparsi vicino ai canonici cassonetti della strane campane per la raccolta. Ed ecco lo strumento per poter effettuare il riciclo. A Napoli e dintorni sembra non esista. Con l'andare del tempo e in pochi anni sono comparsi anche i contenitori per il vetro e lattine, carta, plastica, pile esaurite, abiti e scarpe, la raccolta dei medicinali scaduti vicino alle farmacie e in più, se hai elettrodomestici, mobili, sterpaglie o comunque roba voluminosa basta chiamare il servizio ecologico (adesso si chiama così) e previo appuntamento vengono a casa a prenderli, il tutto senza pagare oltre la normale tariffa che si paga ogni anno. Se invece ti organizzi le puoi portare direttamente al centro raccolta che è aperto comodamente anche il sabato mattina. E lì è una festa ogni sabato: gente che porta, ma anche gente che prende. Ti serve uno specchio da rompere per fare un mosaico? Lo trovi lì. Come lì trovi il vecchio comodino, un po' sgangherato, da riattare e da trattare a shabbychic o decoupage. Il tutto gratuito. Abbiamo risolto il problema immondizie? No! Abbiamo una discarica a pochissimi  kilometri da casa, che ormai è satura e presto le famose montagne napoletane si faranno anche da noi. Perchè? Perchè siamo degli asini: da anni la Provincia di Trento vuole fare un inceneritore, commissionando studi costosissimi a scadenza praticamente annuale ma poi non se ne fà nulla, i cosiddetti "VERDI" si oppongono. Ma Santa Polenta di Storo! Sarà meglio un inceneritore che il sotterramento di tonnellate di rifiuti! Le loro ragioni si riducono a un "non siamo sicuri che l'inceneritore sia la scelta migliore" e intanto scaviamo fosse e sotterriamo così com'è. Abbiamo due inceneritori abbastanza vicini: Brescia e Bolzano. Sono tutti e due il fiore all'occhiello dell'Italia, non possiamo fare tesoro di ciò che fanno?
Comunque tornando alla trasmissione, c'è stato un scaricabarile incredibile. Non ho ancora capito se i politici lo sanno fare così bene di natura e per questo il loro destino è la politica o se da qualche parte d'Italia esiste una scuola che li specializza! Non ho mai sentito dire da nessuno di loro, qualsiasi sia stato il tema trattato, "scusate abbiamo sbagliato, vediamo di rimediare" e men che meno svelare i segreti interessi che hanno le varie Società in questo mega-affare. E in tanto i poveri Napoletani vivono dentro ad una discarica non controllata. Sono convinta che siamo anche noi colpevoli, in un certo senso. Siamo attirati dalle confezioni più colorate, più strane, alle volte senza poi porre attenzione veramente al prodotto che stà dentro. Ogni volta che faccio la spesa ed ogni volta che mi arriva la merce in laboratorio, passo tutto il giorno a smistare carta, plastica, vetro. Per poi caricare il mio SUV di tutte gli scarti e portarli all'isola ecologica. TEOREMA: la quantità di immondizia prodotta da una spesa è doppiamente proporzionale alla spesa stessa!
Ho cercato i detersivi a litro, quelli dove vai lì con la tua bottiglia e la riempi... stranamente sono molto più cari dei normali detersivi e lavano uguale. Ho provato a fare la spesa senza voler comprare le buste di nylon, ma al supermercato non ti mettono a disposizione i cartoni per contenerla (che sarebbero meno inquinanti). Non capisco perchè le uova devono essere contenute nella plastica invece che nel cartone riciclato come facevano una volta. Non capisco perchè una normale crema per il viso da supermercato debba avere scatola di cartoncino con finestrella in foglio di plastica, bugiardino tipo medicinale contenente la pubblicità di tutti gli altri prodotti della casa che si trovano a fianco della crema quando la compri e sopprattutto perchè il contenitore di plastica è quasi il doppio rispetto il contenuto. Senza contare i colori di stampa che non sono propriamente ecologici! Certamente tutto insensato e costoso, sia a livello monetario immediato, quando paghiamo il packaging invece che il prodotto, sia a livello monetario di lungo termine, smaltire il tutto ci costa un occhio!
Una proposta ai Napoletani: invece che scaricarvi le vostre immondizie davanti a casa, portatele direttamente davanti ai lindi palazzi del Comune e della Provincia! Vedrete che in un baleno verranno portate via e così avrete Napoli pulita!

Primo post di benvenuto

Eccomi a fare il secondo blog. Questo è un po' diverso dall'altro, in quanto quì depositerò dei racconti di vita. Possono essere leggeri o cattivi, comunque saranno le riflessioni maturate nella strada che si chiama vita.
Buon blog.